Per conoscere i costi di gestione della propria abitazione è necessario rivolgersi ad un tecnico abilitato che provvederà a redigere l’attestato di certificazione energetica (ACE). Si tratta di un documento di
certificazione energetica milano comprovante la quantità di consumi energetici dell’edificio e l’isolamento termico. Oltre ad indicare i consumi energetici dell’immobile il documento dà indicazioni in merito ad interventi di miglioramento volti a ridurre i consumi per non avere più sorprese sulla bolletta. In base alla recente normativa del 2013 la certificazione energetica è stata sostituita dall’attestato di prestazione energetica (APE) che risulta obbligatorio per le nuove costruzioni e per la vendita o la locazione di immobili esistenti. La differenza tra ACE e APE consiste nella quantità di informazioni dettagliate presenti nel secondo documento. La validità dei documenti è di durata decennale ed esiste l’opportunità di modifica per consentire la riqualificazione e la certificazione energetica dell’immobile in classi energetiche. Non è più possibile per il proprietario definire l’autocertificazione in classe G del proprio immobile. La certificazione energetica deve essere redatta da un tecnico abilitato regolarmente iscritto all’Albo degli Ingegneri o Architetti, Periti Edili, Geometri o altri professionisti abilitati. E’ esclusa l’appartenenza alla proprietà del tecnico abilitato per evitare che ci siano determinati interessi nell’individuazione di una particolare classe energetica. L’indicazione della classe è importante sia per l’acquirente che per il venditore o locatore dell’immobile. Un edificio di classe A o B consente maggiore risparmio di energia nel tempo. La richiesta di riqualificazione energetica si ottiene quando in conseguenza di miglioramenti dei consumi dell’immobile si passa da una classe a maggiore consumo ad una classe più bassa. Le norme fiscali consentono di ottenere una detrazione fiscale del 55% in sede di dichiarazione dei redditi per la riqualificazione. L’incentivo fiscale si ottiene dietro presentazione del documento di riqualificazione da allegare alla dichiarazione dei redditi.
La normativa europea già con la direttiva n. 91 del 2002 prevedeva di diminuire i consumi energetici del 22% fino al 2010. Le norme di recepimento della normativa europea in Italia a partire dal 2005 si sono succedute fino al 2013 con modifiche nel 2014. La legge prevede la riduzione dei consumi e la costruzione di edifici ecostostenibili per un contenimento dell’inquinamento. Il contenimento dei consumi è volto a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e rappresenta un punto a favore della competitività di alcuni comparti del settore energetico che producono ad impatto quasi zero. La direttiva europea del 2010 adesso stabilisce per il 2020 l’anno in cui le costruzioni devono consentire un’altissima prestazione energetica e consumi bassi. Anche chi effettua dei miglioramenti di un immobile già esistente per ridurre i consumi ottiene dei riconoscimenti che si traducono in un aumento di valore del proprio edificio e di conseguenza una maggiore convenienza per il futuro acquirente.