Manutenzione piscina: come farla
Anno dopo anno il caldo aumenta e trovare metodi per rinfrescarsi in città è sempre più importante. Chi dispone di un giardino abbastanza grande ha a disposizione anche dello spazio per installare una piscina. Che sia interrata o fuori terra poco importa, è una scelta strettamente personale dettata da esigenze non solo estetiche, l’importante è che possa allietare le calde giornate estive e che venga mantenuta nel modo giusto. Infatti, se non si applicano i trattamenti adatti la piscina rischia di diventare solo ingombrante e fastidiosa.
La cosa più importante da trattare di una piscina è l’acqua che deve essere periodicamente disinfettata. Per farlo si può ricorrere a diversi metodi e a un validissimo alleato: il cloro!
Prima di passare alla clorazione della piscina, però, è bene armarsi di retino apposito e di spazzola o robot da piscina. Il primo serve a liberare la superficie dell’acqua, gli altri invece per pulire il fondo. Clicca qui per sapere come fare.

Manutenzione dell’acqua con il cloro
Il cloro si può trovare in diverse forme. Tra queste le più diffuse sono polvere e pasticche che oltre ad avere una consistenza diversa hanno una composizione e una percentuale di cloro differente. Entrambe contengono l’acido isocianurico che serve a stabilizzare il cloro e evitare che venga decomposto dai raggi solari che ne alterano l’efficacia.
La quantità di cloro da inserire periodicamente dipende dalle dimensioni della piscina, quindi dalla quantità d’acqua da disinfettare e dal suo valore di pH. Il pH va mantenuto in un range che va da 6.5 a 7.5, per evitare che l’acqua diventi troppo acida o alcalina. Per mantenerlo quanto più vicino al valore ideale, il pH 7, se la concentrazione è alta si può ricorrere a dei correttori pH -, se è basso invece a dei correttori pH +.
La manutenzione dell’acqua serve proprio a questo, a tenere il valore del pH sempre nel range giusto perché possa permettere la balneazione. Questo implica che il trattamento della piscina debba essere fatto periodicamente e che le quantità di cloro o correttori da inserire non siano sempre le stesse. Solitamente, per chi ha già una piscina in giardino che viene chiusa nelle stagioni fredde, è in fase di riapertura che bisogna fare una grande pulizia e abbondare con il cloro per poi ridurre le qualità per il resto del tempo, fino alla chiusura. Monitorare, dosare e agire può sembrare una scocciatura, ma sono operazioni che non richiedono molto tempo e che permetteranno di godere dell’acqua fresca nelle giornate più calde.